Perchè il blog non funziona? Il content privo di content…

Molte aziende stanno facendo lo stesso errore che ha portato alla chiusura delle prime start up new economy nei primi anni 2000.

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Molti pensavano che internet potesse essere il business, quasi senza alcun altro ingrediente.
Così rappresentanti di farmaci misero su siti web di abiti firmati in lingua inglese o laureati in giurisprudenza tentarono di vendere spaghetti ai Giapponesi.
L’ingrediente principale era la loro esperienza specifica. Ma pochi se ne resero conto.

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Oggi sta accadendo la stessa cosa con il content marketing.
Vengono assunti ragazzi bravissimi sul web, che conoscono a menadito word press e i social network, ma che non hanno esperienza nel settore in cui lavora la loro azienda.
Il risultato è che abbiamo un bazooka a livello di potenzialità di comunicazione, ma lo usiamo come una cerbottana, sparando pizzini insignificanti.
Ecco… un ragazzo ha possibilità enormi di diffondere esperienze e contenuti, ma esperienze e contenuti sono frutto di esperienza e anni di lavoro all’interno di vari comparti .

Il web marketing funziona se c’è qualcuno bravo a costruire comunicazione e a diffonderla. Ma la comunicazione presuppone che ci sia qualcosa da comunicare.
Ecco perchè un azienda deve salvare il dialogo interno, e la propria memoria, attraverso la valorizzazione dei propri dipendenti.
Soprattutto quelli che possono aiutare a costruire contenuti rivolti al proprio target.
In questo modo si costruisce un edificio di fiducia che coinvolge azienda e clienti.

Inbound Marketing : fatti trovare dai tuoi clienti, invece di rompergli le scatole tu !

Inbound Marketing è il contrario di Outbound marketing.
Ma no? Davvero?

Aspetta non chiudere e leggi!

L’outbound è la ricerca di contatti da trasformare in clienti attraverso messaggi mirati a coinvolgerli in un azione: Partecipazione ad eventi, acquisto di un servizio o di un oggetto, raccolta dei suoi dati sensibili.

Quando dal Call Center la signorina ti propone mentre mangi un contratto telefonico supermegavantaggioso, beh lei sta facendo outbound marketing.
Rompendoti le scatole  mentre mangi.

L’inbound marketing è leggero, è una farfalla.
Rende migliore il mondo.

Lo riempie di bellezza e significati, ti costringe a leggere un post, a telefonare a una persona, a fidarti di una azienda.
Come?
Perchè?
Perchè ti da informazioni, gratis, rende lo schermo del tuo smartphone più simpatico grazie ad un video, ti spiega le cose e ti consente di imparare con grande leggerezza quello che ti interessa imparare.
E così senza accorgertene hai soddisfatto con una  “Call to action” studiata bene, l’esigenza primaria di chi ha preparato questa meravigliosa trappola: hai contattato, clikkato, chiamato, scaricato un file, come previsto dalla strategia aziendale, messa in atto dal copywriter che ha preparato quel contenuto che ti ha tanto appassionato…

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Come si sviluppa l’Inbound?

  • Avendo da dire qualcosa di interessante su di un tema correllato alla vendita
  • Senza mai nominare la vendita se non indirettamente alla fine dell’articolo con una Call to action ben preparata
  • Avendo strumenti per pubblicare questi contenuti
  • Avendo strumenti per diffondere questi contenuti

Per diffusione possiamo parlare di social networks ma non soltanto di quelli, può essere un edicola o una fiera in cui hai uno stand.
Per strumenti di pubblicazione, possiamo parlare di editoria tradizionale, di televisione o di Blog aziendali.
Ma la grande madre da cui tutto nasce è un bel piano editoriale.

Devi lanciare o ridare vigore al tuo ufficio commerciale?
Regala ai tuoi potenziali clienti farfalle che volano sui prati e non mattoni da digerire a pranzo.

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Fabio Cappellini
fabio@crisopea.org
tel. 329 37 87 110
chiama pure dalle 8 alle 22
Skype:  fabiocappellini.it
Pagina Facebook di Crisopea 

Sei rana o lombrico? Il piano editoriale per blog e social pages aziendali.

E tu sei rana o lombrico?

Nei precedenti post abbiamo affrontato alcuni punti utili a rilanciare la tua azienda e ci siamo soffermati sulla diffusione di contenuti tramite i canali social del web.
Adesso approfondiamo quello che sicuramente è lo strumento di pianificazione per eccellenza: Il Piano editoriale.
Il piano editoriale, ti aiuta a ricordare, ti permette di preparare i contenuti per il tuo blog in modo da non lasciarti cogliere impreparato dalle ricorrenze stagionali, da eventi a cui agganciare il tuo lavoro e più genericamente a non disperdere le tue energie in mille rivoli spesso improduttivi.
Infatti, aggiungendo contenuti al tuo blog, se sei “rana” frog-971370_960_720ti troverai a saltellare da un argomento all’altro senza strategia ne continuità, se sei un “lombrico” earthworm-151033_960_720, tenderai a approfondire fin troppo un tema, dedicandogli tante parole e  tempo, i lombrichi non sono dei razzi ma scavano tanto!
Noi dobbiamo invece costruire un edificio che regga negli anni, e per farlo occorre una razionalizzazione dei tempi, una pianificazione degli argomenti da trattare a seconda dei periodi e una conseguente strategia di distribuzione dei contenuti .
Tutto questo trova spazio nel piano editoriale.  Fisicamente può essere un agenda, puo’ essere un calendario, possono essere le due cose.
Io personalmente faccio  un foglio in formato A4 orientato in orizzontale, per ogni mese. In alto metto i giorni, in basso gli appunti sul post che voglio che esca in quella data, o che deve essere promosso in quel giorno sul social più adatto.
Ho poi un agenda dove raccolgo le idee man mano che vengono fuori, che aggiorno con la necessità sopraggiunta nel frattempo, di aggiungere un post a quel piano per opportunità che si creano o semplicemente per un colpo di genio improvviso.
Agenda ( o Moleskine) sono fondamentali come la macchinetta fotografica digitale, per un blogger aziendale.
Permettono di fermare un idea, precisarne i contenuti, arricchirne i dati di base man mano che si raccolgono, per poi pubblicarli dopo averli elaborati. Ma anche il planning appeso al muro di fianco alla postazione pc, ti da l’idea di cosa è bene fare per dare continuità alla creazione di contenuti che il tuo pubblico (potenziali clienti o clienti già fidelizzati) si aspetta da te.
Il piano editoriale assolve anche ad un altra importante funzione: arricchendolo nella descrizione del post da pubblicare, di appunti relativi a parole chiave correlate agli argomenti che vai a trattare,  permette di avere in un colpo d’occhio un idea precisa su quali sono gli argomenti con cui verrai trovato dai motori di ricerca, con più probabilità, nei mesi successivi.
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Altro grosso vantaggio è che pianificando, spesso si finisce per  preparare con largo anticipo il post. Questo permette di rileggerlo a mente fredda, prima di pubblicarlo, eliminandone i refusi, ma soprattutto correggendone i “toni”.
Perciò se vuoi che il tuo blog ospiti contenuti di qualità, e sia diffuso grazie a  strategie SEO di livello alto accompagnate ad una distribuzione sui social che non lascia niente al caso… beh, comincia a lavorare sul tuo piano editoriale.
Al prossimo post  ( io so già quale sarà ) !

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Perchè stare su Facebook non sempre è tempo perso? Social network e diffusione contenuti.

Facebook, prende il cervello. Facebook è la tomba della ragione, Facebook è la perdita di tempo strutturata.

Quante volte abbiamo sentito queste frasi?
Eppure Facebook è anche uno straordinario sistema di diffusione per i nostri messaggi commerciali e per i contenuti del nostro blog…

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Come ? Creando una fan page aziendale ad esempio, o una serie di pagine … una per ciascun prodotto o servizio offerto.

Ma non solo… il gruppo di discussione è un luogo virtuale che accentua ancor più del blog aziendale il rapporto di scambio tra te e il tuo potenziale cliente. ..

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Certo… occorre che le pagine abbiano like fatti da veri appassionati del settore, e in numero sufficiente. …
E un gruppo di discussione su facebook deve potere farle leggere, le discussioni. Se queste non ci sono vuol dire che ci sono pochi iscritti o iscritti disinteressati.

Una pubblicità  gratuita come quella che viene dalle pagine e dai gruppi Facebook vivaci e numerosi, ha un costo iniziale in tempo e denaro che non può non essere considerato nella pianificazione del marketing 2.0 aziendale.

Si tratta di investire per strutturare la tua azienda anche sul piano “virtuale” ed il costo in denaro è inversamente proporzionale al tempo che dedichi a queste operazioni: più tempo che passi a diffondere i tuoi inviti , meno denaro che spendi in pubblicità, su Facebook funziona così…

Se vuoi approfondire chiama, oppure aspetta i prossimi post di Crisopea.

Resto a tua disposizione …
FABIO 3293787110

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5 cose da preparare per rilanciare la tua attività in 6 mesi

Hai iniziato una nuova attività ?
Hai un azienda che sta avendo un momento di crisi?
La pubblicità che stai facendo non funziona?
I tuoi concorrenti stanno avendo successo mentre il numero dei tuoi clienti regredisce?

Ci sono molti modi per rendere visibile il proprio lavoro, molti modi per fare aumentare la fiducia nella tua attività nelle persone, facendogli capire che tu sei la loro soluzione.

Ma con quali strumenti pubblicitari o di marketing, possiamo riuscire?
in questo breve promemoria ti indico 5 punti su cui dovrai riflettere, nei prossimi post troverai nuove opportunità di approfondimento e idee per rendere la tua azienda o la tua professionalità, il luogo di approdo nel mare delle offerte a disposizione della tua potenziale clientela.

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  1. Gli strumenti necessari: Un sito web aggiornato, un account, Facebook, una pagina sempre su Facebook dedicata alla tua attività, un account WordPress, un account Twitter, un account Linkedin.
    Immagini, appunti, descrizioni sintetiche e loghi della tua attività.
  2. Devi sforzarti di capire cosa vendi: se sei un commerciante di bulloni in realtà tu esprimi tecnologia, se vendi scarpe da donna, tu sei uno che distribuisce  eleganza, se hai un Pub, tu vendi serenità e qualità di vita…
    Hai capito? Analizza quello che fai, e scrivi le possibili risposte su di un foglio.
  3. Adesso che hai capito cosa in effetti stai vendendo, scrivi una serie di piccole riflessioni su questo argomento: se ad esempio hai capito che avendo un negozio di scarpe tu vendi eleganza e stile, scrivi un articolo che parli di un occasione particolare per indossare quelle scarpe, come abbinarle agli accessori e all’abito, cerca di essere molto astratto sulla tua attività, che farai comparire solo nella firma all’articolo (post) tramite dei collegamenti ipertestuali.
    Fatto? complimenti, stai iniziando a capire cos’è il content marketing.
  4. Adesso sfrutta il tuo account wordpress, apri un blog aziendale e collegalo al tuo sito web. Il sito web è la vetrina del negozio, il blog aziendale è il banco di vendita, dove si danno consigli, si cerca di infondere fiducia nella gente, si crea un rapporto di reciproca complicità che è destinato a sfociare in un acquisto, o meglio nella fidelizzazione del tuo contatto…
    E’ nel blog aziendale che pubblicherai i tuoi post.
  5. I Post che pubblichi su WordPress, dovranno essere condivisi sulle tue pagine social. I Social network, se utilizzati con intelligenza sono i postini che porteranno il tuo messaggio (post) nelle case o nei luoghi di lavoro del tuo pubblico. Devi quindi curarli e farli crescere, procurandogli contatti, sia con alcuni sistemi di promozione gratuiti che ti illustrerò nel prossimo post, sia con piccole pubblicità anche di basso costo, che serviranno a farti conoscere dal tuo target di riferimento.

Per oggi è tutto.
Ma se vuoi approfondire il discorso, contattami.

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Tirana: specchio dell’Albania. Tra sviluppo e tradizione.

Uno sguardo sull’Albania, partendo dalla sua capitale…

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Tirana è una città piena di contraddizioni, persa orgogliosamente nel proprio passato, e in corsa con il futuro, paradossalmente tutta l’Albania viaggia a velocità doppia rispetto ai paesi dell’Europa Comunitaria.

Un Italiano che non ha messo mai piede in Albania, sbarcando all’aeroporto dedicato a Madre Teresa, comincia già a vedersela con i contrasti di questo paese: pubblicità invasive, e donne anziane in costume popolare, vecchie case fatiscenti e enormi blocchi commerciali e  residenziali in cemento armato.

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Nella strada che collega la capitale al suo aeroporto si attraversano zone industriali, commerciali, residenziali, spesso senza distinzioni nette tra loro. Un pò come accadeva da noi fino a due ore fa…

Quello che stupisce fin da subito sono gli edifici universitari che si intravvedono  ai lati della strada: Tirana possiede una ventina di università, di cui alcune sicuramente poco serie, tipo quella dove si e’ laureato il “Trota”, ora chiusa, ma moltissime sono…

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Italia – Albania

Crisopea grazie ai numerosi contatti nel mondo imprenditoriale, economico e istituzionale Albanese, è in grado di fornire consulenze e studi di fattibilità propedeutici ad  aprire succursali e attività produttive in Albania.
Siamo inoltre in grado di consigliare investimenti sia immobiliari sia di tipo industriale nel paese delle aquile.

contatto: 329 3787110 fabio@crisopea.com

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Thoth, Ermete, Hermes… Amalgama e ponte

Hermes

Hermes Ermete

Hermes, Thoth, Ermete
amalgama e ponte.


Il nome ‘Ermete Trismegisto’ è riferito ad un ipotetico autore di testi di natura molto varia e dedicati a temi che vanno dalle pratiche magiche e astrologiche alle speculazioni filosofiche e teologiche.
Si tratta di testi redatti originariamente in lingua greca nel  periodo ellenistico, ma con varie manipolazioni di epoca egiziana antica: tendono a divulgare la  sapienza di quella civiltà, orientata alla magia, alla religione o alla filosofia. A tali documenti ci si riferisce genericamente con l’espressione ‘scritti ermetici’.
L’aggettivo “trismegisto” è riferito alla triplice natura di Ermete  : Dio, Re e Filosofo.
L’entità  Ermete Trismegisto è una sintesi del dio greco Hermes e dell’egiziano Thoth.
Platone, in due diversi testi, ci parla di loro: Hermes è: “dio interprete, messaggero, ladro, ingannevole nei discorsi e pratico degli affari, in quanto esperto nell’uso della parola; suo figlio è il logos”
Di Thoth dice:”Ho sentito dire che Naukratis, in Egitto, era sede di uno degli antichi dei di quel paese, quello il cui uccello sacro è l’ibis e che si chiama Theuth. Fu lui a inventare i numeri, l’aritmetica, la geometria e l’astronomia, e anche il gioco delle pedine e quello dei dadi, ma soprattutto la scrittura”.
Dati i caratteri delle due divinità è quasi logica la loro evoluzione in un’unica entità, che radunava in se le aspettative di approfondimento che  gli appartenenti a scuole misterico-esoteriche perseguivano. §Senza  scendere in ulteriori dettagli storici , la cosa che mi preme ricordare è il carattere particolare che la figura di Ermete rappresenta: un mediatore tra sapienza Divina e ricettività umana. Non solo:  con l’Altro aggettivo “Psicopompo” egli viene ad essere anche il traghettatore di anime, o meglio la guida delle anime dei defunti verso un’altra dimensione, un po’ come Virgilio per Dante.
Siamo di fronte dunque ad una figura che da un lato accomuna divinità di diversa origine e dall’altro si pone come uomo, se pur depositario di conoscenze assolute,  prossime al divino, in coerenza con il ruolo originario di Hermes mediatore e portavoce tra dei e uomini.
Non è un caso che una versione ulteriormente “Umanizzata” di Ermete sia stata considerata dagli alchimisti di ogni epoca come “origine” della raffinazione della materia naturale, intesa in senso speculativo ed interpretabile come metafora  simile alla “ pietra occulta da rettificare” della tradizione massonica, mediante l’applicazione di principi esoterici allo studio della natura (materia) e del divino (energia).Il Trismegisto è quindi una sintesi Metaforica, un ponte tra la rozza conoscenza del profano e quella raffinata e sempre in evoluzione dell’iniziato in cerca della luce.
Il pensiero si evolve attraverso un lavoro costante di sperimentazione, grazie a strumenti di conoscenza propri delle scuole misteriche, il traguardo della luce assoluta, dell’amalgama tra il nostro personale universo e il tutto, è raggiungibile attraverso la capacità di intravedere ciò che sfugge ai non iniziati, come  le evidenze naturali che si celano agli occhi di chi non ha strumenti  sufficienti per percepirle, o ancora come  l’energia silenziosa che trasmette il senso dell’universo e che solo con un esercizio di distillazione  costante si puo’ comprendere e sentire come parte di noi stessi.

Fabio Cappellini

Cenni storici sull’esoterismo

Cenni storici sull’esoterismo di Fabio Cappellini

Esoterismo: deriva dal greco esoterikos  è un termine che indica le dottrine che  sono riservate ad adepti, in genere cooptati con vari criteri, ai quali viene riservato l’accesso a sistemi e dottrine finalizzate alla conoscenza di una verità segreta.
Fin dagli albori delle prime civiltà, con lo sviluppo del pensiero, delle conoscenze scientifiche e religiose, nacquero  scuole che hanno contribuito a diffondere la trasmissione di concetti, assiomi e dottrine.  Molte di queste conoscenze sono state trasmesse per via iniziatica in quanto “segreti e misteri” non potevano essere diffusi indiscriminatamente, sia perché erano legati a corporazioni di artigiani, che dovevano salvaguardare la propria professione anche celando tecniche sapienti elaborate attraverso una trasmissione attenta da maestro ad apprendista, sia perché molti di questi segreti potevano mettere in pericolo, per contenuti non omologati al pensiero e alle credenze dell’epoca, la vita stessa di chi ne era a conoscenza.
Gli antichi filosofi greci, come  Pitagora e Aristotele , iniziando al’apprendimento “dei misteri” i propri discepoli, diedero vita di fatto a scuole iniziatiche in cui conoscere determinati “segreti filosofici” portava questi adepti ad un livello di sapienza elevato, grazie all’apprendimento di particolari forme di linguaggio superiore sconosciuto agli altri studenti di scuole come la peripatetica, destinata alla maggior parte dei profani.
Essoteriche (oggi diremmo con termine non ortodosso exoteriche) erano quindi le lezioni più semplici destinate ad essere ascoltate dai non adepti.
Il Cristianesimo nacque come religione iniziatica e solo dopo il periodo primitivo, con la costruzione gerarchica consolidata dei vari culti cristiani, si trasformò in qualcosa di meno selettivo.
Il pensiero Gnostico, di origine pagana, traghettò dottrine  esoteriche all’interno del cristianesimo tra il primo ed il quarto secolo dopo Cristo. Il pensiero Gnostico veniva diffuso attraverso sette e catechismi diversi, che avevano in comune una linea filosofica: La dottrina, secondo gli Gnostici era stata trasmessa da Cristo ad una piccola cerchia di iniziati, escludendo la gerarchia ecclesiastica, e doveva essere elaborata attraverso esperienze personali, non conformandosi ai testi indicati dalla chiesa.
Il pensiero Gnostico fu per questo dichiarato eretico, e gli iniziati alla gnosi vennero perseguitati; anche L’esperienza Albigese, risolta in massacro per ordine della chiesa di Roma nel XIV° secolo, puo’ definirsi gnostica.
Conoscenza scientifica e filosofia sono state un tutt’uno almeno fino al secolo dei lumi, ad esempio l’Alchimia oltre ad essere stata una disciplina fisica e chimica, implicava un’esperienza di crescita e di liberazione, la mutazione degli elementi, i processi chimici, le mete come l’oro filosofale, erano esercizi anche di tipo speculativo, i termini scientifici, le simbologie chimiche e filosofiche, di fatto tramandavano i gradi di conoscenza solo attraverso un percorso esoterico che non poteva prescindere dalla loro corretta interpretazione. In questo modo le trasmutazioni alchemiche avevano un significato interiore filosofico, che andava di pari passo con i processi chimici che sperimentava  l’alchimista.
Probabilmente, lasciando perdere per il momento le numerose leggende che circolano su di loro, i Rosa Croce, utilizzando itinerari di pensiero densi di metafore alchemico-scentifiche, facevano conoscere le proprie opinioni tra di loro, in ambito esoterico, ma anche al di fuori della loro istituzione attraverso scritti pieni di misticismo che miscelando a questo temi dell’occultismo, celavano ad i non iniziati significati che non dovevano ne potevano comprendere.

La Teosofia nata nel XVII° secolo teorizzò la comune origine di tutte le dottrine religiose  tanto che nel XIX° secolo miscelando elementi cristiani, orientali e filosofici, propugnò la possibilità di un diretto contatto con l’essere superiore attraverso pratiche come la metempsicosi( passaggio da un corpo all’altro).
La Massoneria moderna raccoglie l’eredità di conoscenza esoterica e la simbologia propria di molte delle scuole iniziatiche di cui abbiamo fin qui parlato, oltre a tradizioni  e leggende che si rifanno all’antico egitto e a temi biblici, mediazioni letterarie e leggende non prive di qualche fondamento vogliono che altri “misteri” che la massoneria tramanda si possano riferire ai cavalieri Templari e a numerose altre entità elitarie in cui l’iniziazione era la premessa sine qua non, alla condivisione graduale di riti e conoscenze esoteriche.

Fabio Cappellini

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Crisopea , significato alchemico

Crisopea:

Termine alchemico, sinonimo di Pietra Filosofale. La C. viene ottenuta dalla lenta cottura nell’Uovo Filosofico o Matraccio del miscuglio e della distruzione reciproca dei due componenti (Oro ed Argento dei Saggi), distruzione possibile attraverso il loro mescolarsi e confondersi insieme, in modo che “da due cose se ne formi UNA sola”. Questi nove principi degli alchimisti corrispondono alle nove entità metafisiche (i nove Sephiroth cabalistici, i nove Coregi angelici ed i nove Eoni gnostici), loro manifestazioni quindi nel seno della Materia. così come lo Spirito universale ed il G.A.D.U. massonico sono praticamente la stessa cosa. Su tale identità i Massoni alchimisti del XVII secolo non avevano dubbio alcuno. Per dissipare ulteriori dubbi su tale identità, citiamo ciò che dice la “Logia Agrafa”: “Solleva le Pietre e tu Mi troverai”. “Spacca il legno, perché Io vi sono dentro”. Sono parole del Cristo, riportate nei “Papiri di Oxirinque” scoperti nel XIX secolo e riportati da Daniele Rops nella sua opera “Jesus en son Temps“. Mentre l’Apostolo Paolo, negli Ebrei XI, 10 scrive: “Il Dio Supremo è l’Architetto ed il Fondatore”. A detta degli studiosi di alchimia, se queste nove potenzialità operano e condizionano la Materia inanimata, non si può certo escludere che potrebbero fare lo stesso nel mondo dello Spirito, che non è altro che la Materia stessa nel suo aspetto più sottile.