I Tarocchi: breve guida per principianti curata da Fabio Cappellini

Piccola Premessa
I Tarocchi, sono carte antichissime composte da due tipologie diverse,   al tempo stesso complementari e diversissime tra loro.
Le lame o arcani Maggiori sono 22 figure complesse con significati divinatori molto precisi, Le lame o arcani Minori, sono carte divise in 4 semi (Coppe, Bastoni, spade, denari) , ogni seme ha una serie di dieci carte numeriche da 1 a 10 e quattro figure (Fante o valletto, Cavaliere, Regina e Re).

L’insieme di questo mazzo di carte o anche solo gli arcani maggiori, sono stati utilizzati fin da epoche antichissime, come strumento divinatorio e conoscitivo.
In qualche modo hanno costituito per secoli una sorta di analisi psicologica, che riportava chi chiedeva responso a comportamenti codificati nella cultura popolare, atti alla risoluzione di blocchi psicologici, morali, o volti a spronare in una direzione precisa chi non aveva le idee chiare sul proprio futuro.

I Tarocchi sono quindi un ponte tra due persone: Una di queste ha la capacità critica e decisionale compromessa da stress e difficoltà oggettive, da problematiche e forme di esaurimento nervoso conseguenti a queste.
L’altra persona, Legge le carte ed essendo all’esterno delle situazioni che hanno portato alla confusione l’altra, riesce attraverso una lettura metaforica delle carte, a dirigere l’attenzione di questa persona, verso la soluzione migliore semplicemente abbattendo dubbi o gabbie emotive.

Questo nel rapporto corretto tra cartomante e persona che chiede la lettura, ma purtroppo sempre più spesso, chi legge le carte pretende di poter dirigere il destino, si comporta da guru e cerca di plagiare per propri fini le persone che , in difficoltà, ripongono speranze nelle carte, come chiave di lettura del proprio futuro.

NON ESISTONO LISTINI DI CARTOMANZIA. Un vero esperto di tarocchi non vi chiederà mai niente per la lettura, ma accetterà l’offerta tradizionale, (in base alle possibilità, potrà essere anche di un centesimo o di 100 euro), ma sarà sempre e comunque a discrezione di chi si reca a chiedere consiglio, e non dovrà mai essere richiesto dal cartomante. La tradizione pero’ vuole che un offerta comunque ci sia, per avvallare la credibilità e la serietà di chi legge.
Diffidate sempre di chi vi chiede denaro per questo tipo di attività, molto spesso lo fa come lavoro, ha imparato ad usare le carte per dirvi quello che desiderate sentire…
Un offerta garbata sarà tutto quello che un vero cartomante accetterà, e se non vorrete darla , non vi chiederà niente.

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Le Lame Maggiori (Arcani Maggiori)

NOME NUMERO SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE SIGNIFICATO SE CAPOVOLTA
Il Matto (Le Fou) Non numerata Annulla il brutto delle carte vicine, Sensualità, istinto, passione, esilio o espiazione, follia, colpo di testa, il pericolo di seguire l’istinto, la follia creativa che vince sulla razionalità Pessime idee, idee nere,Idee pericolose.
Il Bagatto (le Bateleur) I Volontà, iniziativa, attività, intraprendenza, agire senza tregua, credere in se stessi, seguire la propria strada con determinazione. Depressione, mancanza di idee, empasse, perdita di tempo
La Papessa (La Papesse) II La gloria e la fama, la conoscenza, la donna saggia, intelligenza, luce morale, etica, studio e riflessione portano ad un risultato. Fuoco, passione,rabbia, improvvisa disfatta.
L’Imperatrice (L’Imperatrice) III Azione, iniziativa, fecondazione, nascita, sviluppo, discorso, colloquio, critica, pettegolezzo, sviluppi positivi se l’attività feconda è accompagnata dalla rettitudine. Tempesta, acqua , mare, instabilità, acqua nei vari aspetti, pioggia.
L’Imperatore (L’Empereur) IV Volontà, potere, favori, realizzazione, protezione, fuoco, autorità, nulla ferma chi ha volontà, se convinta e nel giusto, la realizzazione  di ciò che vuoi dipende da chi è più potente di te. Insipienza, sottomissione, caduta in disgrazia.
Il Papa (Le Pape) V Ispirazione, Insegnamento, religiosità, legge, dimostrare nella pratica un principio, l’uomo saggio, la forza della fede, la lealtà. Malattia, immoralità, strada sbagliata.
L’innamorato (L’Amoreux) VI Disordine, indecisione, amore vizioso, distrazioni, oscurità, intrallazzi, agguato,pensare bene e scegliere la via più corretta,ostacoli, perdita di tempo. Inganno, aridità morale, scelte sbagliate
Il Carro (Le Chariot) VII Trionfo, protezione, aiuto, provvidenza, se affronti le difficoltà con coraggio e fiducia nella giustezza della tua causaraggiungerai il risultato prefisso, Sconfitta, inattività, stasi, blocco, perdita di fama, crisi
La Giustizia (la Justice) VIII Equilibrio, equivalenza, equità, riuscita negli affari, compromesso, accordo, senso del dovere premiato Delusione, mancanza di equilibrio, egoismo, visione ottusa delle cose.
L’Eremita (L’Hermite) IX Prudenza, cautela, circospezione, saggezza, moderazione, azioni svolte nel silenzio, riservatezza. Coraggio, intraprendenza, decisione immediata, istinto
La Ruota della fortuna (La Roue de Fortune) X Destino, potenza sessuale maschile, fortuna, elevazione, cambiamento nella vicenda, ascesa sociale, prosperità, aumento del livello di vita, abbondanza, benefici, ricchezza, miglioramenti, buona salute. Ritardo, espansione, attività conveniente, aumento
La Forza (La Force) XI Lavoro, energia, forza fisica , spirituale, e mentale, resistenza, riuscita nel lavoro, perseveranza e volontà. Preoccupazioni, perdita di lavoro.
L’Appeso (Le Pendu) XII Schiavitù del dovere, mancanza di tempo, prigionia, sacrificio, martirio, espiare, senso della fine, troppi sacrifici, senso di morte, vita sospesa, coma, malattia grave, matrimonio infelice. Sacrificio inutile, ingratitudine, delusione.
La Morte (a volte lasciata senza scritta) XIII Evoluzione, fine e nuovo inizio, distruzione, morte, trasmutazione, squilibrio da cui nasce un nuovo equilibrio, nascita di nuova vita, consapevolezza di errori che porta al rimedio. Malattia, rimessa sicura, fallimento
La Temperanza (La Temperance) XIV Cambiamento, armonia, forze equivalenti, buon matrimonio, buon presagio, iniziativa, compromesso intelligente  che porta vantaggi. Leggerezza dannosa, carattere debole
Il Diavolo (Le Diable) XV La forza maggiore, la vita fisica, la malattia, il male, sensualità viziosa, destino, sopravvalutarsi, il passare del tempo, cattiva tentazione. Cattiva tentazione irresistibile che porterà a danni gravi.
La Casa di Dio (La Maison Dieu) XVI Catastrofe, crollo, disastri, sciagure, caduta di Adamo, orgoglio esagerato, danni dati dall’ego, debolezza di spirito, rottura di equilibrio.incidente, malattia, disgrazia improvvisa, fallimento, fatti sorprendenti in senso negativo. Fulmini, attenzione a non avere troppa fretta, diffidare di chi vi mette fretta.
La Stella (L’etoile) XVII Speranza, natura, fecondità, Pensiero che viene condiviso, influenza dell’idea, speranza nel futuro, qualunque cosa accada può essere superata, riuscita in un affare. Sfortuna
La Luna (La Lune) XVIII Forze segrete, inganno, pericolo, delusione, nemici nascosti, fiducia mal riposta, osserva ascolta e stai zitto, oscurità, abbattimento, affare oscuro, Prudenza nelle attività lavorative.
Il Sole (Le Soleil) XIX Pace e tranquillità, fortuna materiale, matrimonio felice e fecondo, luce, conoscenza, rivelazione, luce dopo le tenebre, speranze che si cncretizzano, sollievo, felicità. Stesso significato, ma legato ad altre persone.
Il Giudizio (Le Jujement) XX Risveglio, sorpresa, rinascita, cambiamento di posizione, movimento, tutto può concludersi felicemente, ogni fortuna. Guadagni difficili, prassi lunghe, amore contrastato. Pazientare.
Il Mondo (Le Monde) XX Successo, trionfo, il consultante e la consultante, ricompensa, riuscita sicura, realizzazione, bene, buon segno, nulla da temere, visione perfetta della situazione. Difficoltà da superare

Le lame minori
Il significato nella carta Capovolta è l’esatto contrario di quello indicato.

Spade Coppe Denari Bastoni
Aria: Pensiero, intelletto, psicologia, metafisica, Materialita’ del pensiero, la sua applicazione in varie discipline Acqua: Psiche, emozioni, spirito, sentimento, e’ il seme della ricettivita’ umana. Terra: economia, materia, mondo fisico, le cose modificate dall’intelligenza e dal lavoro. Fuoco: attività fisica, corporea, creativa, sessuale.
simboleggiano la forza materiale
Asso Unità , punto di partenza e sintesi
Due Passività, studio, potenzialità, l’uovo
Tre Precisazione, indicazione , direttrice su cui operare
Quattro Fondamenta, stabilita’ , sicurezza, conoscenze volte al consolidamento
Cinque Transizione, passaggio, sviluppo sulla base di quanto gia’ esiste.
Sei Equilibrio, armonia, spinte contrapposte, sapienza, potenzialità
Sette Forza, azione, realizzazione. armonia  tra forza, decisione e sapienza.
Otto Stabilità, equilibrio tra spirito e materia, Infinito.
Nove Realizzazione, il progetto che passa alla fase esecutiva, la messa in azione delle potenzialita’, evoluzione pratica
Dieci Ragione, Calma, Saggezza data dalla sapienza e dalla esperienza.
Fante Punto di partenza, caos cosciente, potenzialità passiva.
Cavaliere Il primo passo , l’inizio dell’evoluzione, cammino ancora impreciso. Scarso equilibrio
Regina  Saggezza temperanza ricettivita’ passiva, principio femminile, coppa.
Re Principio attivatore, forza, potenza, dominazione, e’ il realizzatore

Per informazioni  :
Fabio Cappellini tel. 329 3787110 mail: fabio@crisopea.org

La costituzione dell uomo

La costituzione dell’uomo                                                                   Fabio Cappellini

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Uno dei Tarocchi Visconti

E’ proprio dei  tempi in cui viviamo, il poter disporre di una massa enorme (spesso  inestricabile) di informazioni e teorie, a volte in netto contrasto tra di loro; mondi sofisticati di teoremi e parole, sempre più specialistiche, sempre più figlie di una cultura specifica, impossibile un omogenea visione delle cose, sia di quelle dello spirito sia di quelle scientifiche, rigorosamente separate ed in netta antitesi.

E in questo panorama di discipline, le più varie, tanto più numerose quanto sempre meno interconnesse, l’uomo e’ di volta in volta un elemento particolare di quel settore e la materia di cui è costituito è per lo più una teoria scientifica ed economica separata dal resto, la ricerca e’ vincolata alla credibilità, non alla verità, alla razionalità e non all’evidenza naturale.

Nella visione attuale e profana della vita, l’uomo ha peso maggiore se il rumore che  provoca diviene sempre più assordante,  l’illusione della conoscenza data dall’avere a disposizione una marea infinita di nozioni e informazioni crea una ignoranza ancora più disarmante.

Eppure l’essenza universale di cui anche noi siamo parte si ascolta nel silenzio, si trova nella concentrazione, nello studio di simboli che ci parlano di noi stessi e dell’armonia in cui ci veniamo a trovare, se riusciamo ad immaginarci come parte di quell’energia universale: un unico elemento, spinta e fine ultimo.

Siamo un amalgama di energia e materia, in equilibrio sul pavimento a scacchiera che rappresenta il dualismo:  gli opposti inaspettatamente si sostengono a vicenda proprio grazie alle differenze che composte in un tutto, creano un solido terreno, la base su cui ci si muove tanto più armoniosamente quanto meno ci si distrae dalla strada dell’equilibrio virtuoso.

Gli schemi semplici e allo stesso tempo compiuti dei simboli, le metafore iniziatiche, il silenzio della meditazione, ci aiutano a intravedere la luce  e quella luce e’ energia soffiata dentro di noi, in  ogni altra cosa e quindi fuori da ogni cosa. autore fabio cappellini

Nazim Hikmet, uno dei più grandi poeti del “900 ha scritto:

“…. Finito, dirà un giorno madre Natura

          finito di ridere e di piangere

          e sarà ancora la vita immensa

          che non vede, non parla, non pensa.”

Quella vita immensa e’ il soffio divino, il verbo, l’energia, lo spirito che con i ritmi armoniosi della geometria presiede e testimonia la creazione.

Fabio Cappellini

Il tempio a Pozzo di Santa Cristina a Paulilatino

IL TEMPIO A POZZO DI SANTA CRISTINA A PAULILATINO

santa cristina paulilatino

il tempio a Pozzo

Trovandomi in Sardegna per una breve vacanza, ho deciso di visitare personalmente il complesso archeologico di Santa Cristina, nel comune di Paulilatino, Provincia di Oristano.
Avevo già letto su varie pubblicazioni di questo complesso che conserva costruzioni di periodi compresi tra l’età Nuragica e il Basso Medioevo, ma solo la visita diretta può dare un idea del grande insieme di simboli che sono racchiusi nella costruzione più importante dell’intero sito: Il pozzo.
La costruzione risale a circa 1200 anni Prima di Cristo, e il fatto di essere così vetusta rende ancora più grande la meraviglia di chi osserva, se si considerano le complesse simbologie e la perfezione esecutiva di quell’opera.
Va tenuto presente che il pozzo è in realtà un tempio o comunque un luogo sacro ed allo stesso tempo una sorta di orologio cosmico costruito per celebrare rituali di cui non sappiamo nulla; sicuramente non serviva all’approvvigionamento idrico, dato che nel villaggio nuragico è presente una fonte perenne ed il sottosuolo come spesso accade in zone basaltiche, è ricco di acqua.
Il pozzo è circoscritto da un recinto di pietra di forma ellittica che ne contiene un altro a forma rettangolare in cui la parte terminale a Nord si chiude non prima di essersi allargata fino a formare un cerchio.
Scendendo una scalinata a forma di trapezio, composta da 24 scalini , con soffitto a gradoni, in numero di 12, si raggiunge il livello dell’acqua, sormontato da un camino che ha la forma di un collo di bottiglia. Le pietre che sono state utilizzate per costruire le pareti della scalinata sono in basalto e sono perfettamente levigate e squadrate e disposte leggermente in aggetto rispetto alla verticale; stesso materiale per il camino a forma di bottiglia, con un foro terminale di una trentina di centimetri, posto in perfetta verticale al fondo del pozzo e che si apre a livello del terreno circostante, incorniciato da un cerchio di pietre.
A Prima vista la mia impressione, forse viziata da recenti letture, è stata quella di trovarmi di fronte ad una specie di forno alchemico, ma girandomi per risalire la scala (secondo l’ora solare , mancavano pochi minuti a mezzogiorno), mi sono trovato il sole in faccia, perfettamente allineato con la scalinata, voltandomi di nuovo verso il fondo ho potuto notare che l’intera superfice dell’acqua era illuminata direttamente dai raggi solari, salvo la parte che si trovava coperta dalla mia ombra.
Parlando con una guida del luogo sono venuto a sapere che durante un recente scavo nel vestibolo del pozzo sono venute alla luce due statuette di sicura provenienza siriaco-palestinese, coeve alla costruzione del pozzo stesso.
Renè Guenon nel suo “Simboli della scienza sacra” definisce il significato Etimologico di “Siria” come “terra solare”, e parla dei Fenici come veicolo di diffusione nel bacino del Mediterraneo di simbologie riferite a quell’astro anche attraverso il culto della dea Tanit, ampiamente diffuso in età nuragica in Sardegna.

Approfondendo lo studio con la lettura dei pochi testi rintracciabili sul Pozzo di Santa Cristina, altri particolari sorprendenti portano a riflettere: la scalinata del pozzo e’ perfettamente orientata verso Sud (recenti misurazioni danno un azimut di 153°), ogni 18 anni e mezzo quando la Luna raggiunge la sua massima distanza dall’equatore celeste è possibile vedere, durante i mesi di Dicembre e di Gennaio, l’immagine della Luna piena, che attraverso il camino, viene perfettamente riflessa dall’acqua del pozzo.
L’inclinazione della scala d’accesso al pozzo (38° rispetto all’orizzonte) fa si che alla fine dell’inverno, a fine febbraio e all’inizio dell’autunno, il sole sia perfettamente tangente alla scalinata fino ad arrivare allo specchio d’acqua: è di questo evento che sono stato casualmente testimone.
Un’altra sorprendente ricchezza simbolica e’ data dalla forma trapezoidale della bocca d’accesso al pozzo, rifinita ai bordi a livello del terreno, con lastre di basalto disposte in modo da creare quasi una frangia a zig-zag che accentua l’impressione di trovarsi di fronte ad una sintesi grafica della luce e del calore solare.
Il Pozzo visto dall’alto è praticamente identico alle rappresentazioni iconografiche della dea Tanit in epoca nuragica.
Per concludere: il sole tocca l’acqua, che attraverso un pozzo a forma di collo uterino viene sfiorato periodicamente anche dall’immagine lunare, tutto riporta alla ciclicità, al continuo rinnovamento della terra e del cosmo attraverso la più elementare metafora, quella della fecondazione. Grazie ad una serie di simboli si arriva quindi a spiegare un concetto.
Questa spiegazione è concepita come modello tridimensionale (funzionante) che esprime attraverso la simbologia particolare utilizzata, l’iconografia-assunto della dea Tanit, un’unica grande metafora: il ventre (inteso come terra e acqua), fecondato dalla congiunzione ciclica Sole-Luna.
Le conoscenze che hanno portato uomini di 32 secoli fa a studiare, progettare e rappresentare architettonicamente un insieme di simbologie composte da immagini, numeri, geometrie, metafore, sono sorprendenti.

Fabio Cappellini